(Nella foto alla destra di Mark Kelly, il nostro Roberto Vittori)
Nella folle corsa per la rielezione del prossimo anno Obama continua a cavalcare tutti i palcoscenici che gli possono offire visibilita’ mediatica a livello nazionale e internazionale. Non poteva quindi lasciarsi scappare l’ occasione unica che gli verra’ offerta domani, quando potra’ mostrarsi assieme alla deputata del suo partito Gabrielle Gifford, vittima di un attentato in Arizona pochi mesi fa, presso il Kennedy Space Center in occasione dell’ ultimo lancio dello Shuttle Endevour, missione di cui il marito della Gifford l’astronauta Mark Kelly e’ il comandante.
Vedi articolo de La Stampa
Un gesto quanto meno contraddittorio da parte di un presidente che ha tagliato il budget federale per il programma di esplorazione spaziale della NASA allontanando la possibilita’ di tornare sulla Luna o andare su Marte e minacciando di mandare per strada migliaia di lavoratori dell’indotto. Secondo altre voci invece: “Passage of this bill represents an important step forward towards helping us achieve key goals the President has laid out. If passed, the bill would help put the U.S. space program on a more sustainable trajectory and inspire a new generation of Americans to pursue careers in science, technology, engineering, and mathematics. This important change in direction will not only help us chart a new path in space, but can help us retool for the industries and jobs of the future that will be vital for long term economic growth“.
Una curiosita’: La Gifford, una Democratica “blue dog” quindi moderata, si era battuta in Congresso contro la proposta di tagli al budget della Nasa: “This is a bad bill, this will do damage to NASA and should be voted down”.
Un aggiornamento della Reuters ci informa oggi che ben quattro compagnie ; Boeing, Space Exploration Technologies, Sierra Nevada Corp., e Blue Origin collaboreranno con l’agenzia federale con finanziamenti e progetti per proseguire a “lanciare” uomini e cargo nello spazio dalle famose stazioni americane. Quando gli Shuttle non saranno piu’ operativi, lo Shuttle Atlantis effettuera’ l’ultimo volo il prossimo 28 giugno, gli Stati Uniti si affideranno alla tecnologia russa pagando per mettere in orbita un solo astronauta la esorbitante cifra di 63 milioni di dollari. Geopolitica ed economia a parte, il pensionamento degli ultimi Shuttle marca un notevle cambiamento logistico per gli astronauti; non solo i lanci ma anche il rientro a terra verra’ operato esclusivamente dai russi tramite la capsula Soyuz, un mezzo decisamente spartano, anche se piu’ sicuro;
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